
Stand Virtuale di ALMA È
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Iscritta al Circuito Donne Imprenditrici dal: 14-1-2024

Ciao sono Elisabetta e creo di gioielli, sono sempre stata innamorata dell'arte fin da piccola, infatti invece di giocare con le bambole le disegnavo in faccia, disegnavo e costruivo oggetti con tutto quello che trovavo.
Ho frequentato la Istituto D'Arte sezione grafica e poi dopo una pausa di qualche anno mi sono iscritta all'Accademia Delle Belle Arti sezione Pittura e in contemporanea sono stata selezionata per partecipare al corso di scultura del gioiello artistico T.A.M. sotto la presidenza dello scultore Arnaldo Pomodoro.
E da qui è iniziata la mia passione per i gioielli, perché vedere una lastra di metallo, di argento, prendere forma mi ha emozionato.
I miei primi gioielli sono ispirati hai miei quadri infatti il mio marchio è nato dallo stile che uso nella pittura, rappresenta un cuore costruito con dei triangoli quasi delle vele, le quali seguono il vento, che come un percorso della nostra vita. Ogni gioiello ha un significato una storia dettata soprattutto dal cuore, e dall'emozioni che la vita ci regala ogni giorno.
Cerco di dare forma a una sensazione, e trasformarla in una scultura da indossare e renderla parte del nostro corpo e della vita quotidiana, un'opera unica che contribuisce a renderci speciali, perché il tuo gioiello è unico al mondo come il tuo cuore. Quindi non un semplice monile decorativo, bensì un protagonista capace di donare emozioni soprattutto a chi le indossa.
Anche l’ambiente in cui esse prendono vita nutre il tempo della lavorazione dei metalli e delle pietre. Un ambiente ricavato nel mio vissuto quotidiano, in mezzo ai miei colori, alle mie piante, al mare, alla mia musica, ai miei libri.
La mia passione, la ricerca dei dettagli, la curiosità e un pizzico di magia diventano molecole vibranti di energia che si fa tuttuno con l’armonia delle linee. E’ questo ciò che appartiene alle mie creazioni: la mia anima si schiude a chi le indossa e si fonde in una vibrazione, in un simbolo, in un ricordo, in una intenzione da rivolgere all'Universo.
Come non trasmettere queste emozioni anche a chi non può nutrirsi del mondo attraverso la vista? Per questo ho attraversato un’altra sfida: indossare poesie. Il linguaggio braille diventa dunque il nuovo confine da valicare, il nuovo dettaglio da incastonare, facendo diventare le parole un elemento intrinseco alla plasticità scultorea del gioiello.
Charles Baudelaire e Alda Merini sono stati i primi protagonisti di questo nuova ricerca artistica e personale una intenzione da rivolgere all’Universo.