Nell’ultimo decennio, l’imprenditoria femminile ha acquisito un ruolo sempre più rilevante nell’economia italiana. Questo cambiamento è stato notevolmente supportato dalle numerose iniziative promosse da Confcommercio, l’organizzazione nazionale che rappresenta gli interessi del commercio, del turismo e dei servizi in Italia. In particolare, Terziario Donna, il Gruppo di riferimento per le donne imprenditrici all’interno di Confcommercio, si è impegnato a mettere in luce le sfide che le donne affrontano nell’ambito imprenditoriale e a creare opportunità per la loro crescita.

Il Ruolo delle Donne nel Terziario: Un’Analisi dell’Occupazione

In occasione dell’8 marzo, la giornata internazionale della donna, l’Ufficio Studi di Confcommercio ha condotto un’analisi dell’occupazione femminile in Italia. I dati, basati su informazioni dell’INPS, evidenziano il contributo significativo delle donne al mondo del lavoro. Su un totale di 23.286.000 occupati, sia dipendenti che lavoratori autonomi, il 42% sono donne. Questo dato sottolinea il ruolo cruciale delle donne nell’economia italiana.

Un aspetto interessante è che, dopo la pandemia, il terziario di mercato ha trainato l’aumento dell’occupazione femminile. Nel settore dei servizi, l’occupazione femminile dipendente è cresciuta di oltre il 19%. Questo incremento è non solo superiore a quello dei lavoratori maschi nello stesso settore (+17,4%), ma anche alla crescita dell’occupazione femminile nell’economia nel suo complesso (+15,7%).

Il Terziario di Mercato: Un Settore Chiave per le Donne

Il terziario di mercato si è dimostrato essere il settore di elezione per le imprese femminili. Queste imprese mostrano una maggiore concentrazione nel settore dei servizi, con il 66,9% delle donne rispetto al 55,7% degli uomini. Questo settore ha svolto un ruolo fondamentale nella crescita dell’occupazione femminile dipendente, con il 53% dei nuovi posti di lavoro creati nel terziario di mercato appartenenti a donne.

La Sfida della Disparità di Genere

Sebbene i dati evidenzino l’importanza delle donne nel terziario di mercato, persistono significative differenze tra Nord-Centro e Sud e Isole. Rispetto al mese precedente, i dati di gennaio 2023 mostrano un aumento del tasso di occupazione femminile (+0,2%) e del tasso di disoccupazione femminile (+0,3%), con una diminuzione dell’inattività del 0,4%. Sebbene questi dati siano incoraggianti, l’Italia continua a confrontarsi con gravi deficit nella parità di genere, quando si considera il contesto internazionale.

La Promozione dell’Occupazione di QualitÃ

Confcommercio si è costantemente impegnata per promuovere l’occupazione di qualità attraverso iniziative concrete. Una di queste iniziative è la certificazione di parità di genere, un sistema che premia le aziende impegnate nella riduzione del divario di genere in termini di inclusione professionale, retribuzioni, opportunità di carriera, formazione e conciliazione tra vita e lavoro.

Opportunità e Incentivi per le Imprese Femminili

Il governo italiano ha messo in campo una serie di misure per sostenere le imprese femminili. Tra queste, vi sono:

1. Fondo Impresa Femminile: Questo incentivo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy supporta la creazione e lo sviluppo di nuove attività gestite da donne. Offre contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, con l’obiettivo di favorire la crescita delle imprese femminili.

2. ON – Nuove Imprese a Tasso Zero: Questa misura sostiene le piccole e medie imprese costituite da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di qualsiasi età. Offre finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro.

3. Smart&Start: Questo incentivo promuove le startup innovative ad alto contenuto tecnologico. Per le startup femminili, sono stati stanziati 100 milioni di risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Offre finanziamenti a tasso zero fino all’80% delle spese ammesse.

Questi sono solo alcuni degli incentivi e delle opportunità disponibili per le imprese femminili in Italia. Per ulteriori dettagli e requisiti specifici, è possibile consultare il sito ufficiale di Confcommercio e le pagine governative dedicate.